10.4 C
Foligno
sabato, Maggio 4, 2024
HomeEconomiaTrevi, c’è un nuovo avviso per i buoni spesa: ecco chi può...

Trevi, c’è un nuovo avviso per i buoni spesa: ecco chi può accedere al beneficio

Pubblicato il 14 Maggio 2020 12:05 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:46

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Al via i lavori sulla ferrovia Foligno-Orte: tutte le modifiche alla circolazione dei treni

Gli interventi dureranno cinque settimane e riguarderanno il potenziamento infrastrutturale della linea per un investimento di 20 milioni di euro. Prevista la soppressione di alcune tratte e stazioni: disposti collegamenti sostitutivi

Nel weekend su il velo per altre due liste a sostegno di Zuccarini

Sabato verrà inaugurata la sede della lista civica a sostegno del sindaco uscente di Foligno, poi domenica toccherà a Fratelli d'Italia

Foligno, ostetriche in centro per dialogare con la cittadinanza

In occasione della Giornata internazionale dedicata alla professione, le specialiste della Usl Umbria 2 racconteranno il loro ruolo in un periodo di cambiamento climatico, dispensando inoltre diversi consigli su varie tematiche

Terzo avviso pubblico a Trevi per beneficiare dei buoni spesa previsti dal Governo Conte per far fronte all’emergenza alimentare legata al Coronavirus. Dopo aver dato risposta ad una prima tranche di 166 richieste, seguita da un secondo blocco di 44 famiglie, per un totale di 210 nuclei e circa 46mila euro, ora il Comune di Trevi si prepara a distribuire un terzo pacchetto di buoni spesa per un valore di 10.600 euro. Pacchetto al quale si potrà accedere presentando domanda entro venerdì 15 maggio. “Somma che – spiega in una nota l’assessore alle politiche sociali, Stefania Moccoli – non è però sufficiente per una ripartizione dei buoni spesa alle stesse condizioni e verso gli stessi beneficiari”.

Da qui, dunque, la decisione di procedere inserendo un ordine di priorità. Secondo quanto stabilito dall’Ente guidato da Bernardino Sperandio, saranno ammessi al beneficio soltanto nuclei familiari che non ne hanno goduto in alcun modo con le precedenti emissioni; in cui siano presenti minori o persone disabili; che non hanno alcuna fonte di reddito attiva o di sostentamento (quali a titolo esemplificativo stipendio, reddito lavoro autonomo, pensioni, indennità, rendite, cassa integrazione ordinaria/deroga, reddito di cittadinanza) e che non hanno accumuli bancari o postali a qualsiasi titolo superiori a determinate soglie: 3.500 euro per un componente 6mila euro fino a quattro componenti e 8mila euro da cinque componenti in su. Destinatari del contributo anche i titolari di partita Iva in attesa dell’erogazione del contributo previsto dal Dpcm numero 18 del 17 marzo scorso. Per i nuclei composti da due persone, inoltre, l’importo del buono sarà di 250 euro; da tre a quattro persone di 350 euro, da cinque a più persone di 500 euro.

Solo successivamente al soddisfacimento delle esigenze di questo primo bacino si potrà passare ai nuclei familiari che abbiano già beneficiato dei buoni spesa nelle precedenti emissioni purché composti da quattro o più persone; in cui siano presenti minori o persone disabili; che non hanno alcuna fonte di reddito attiva e che non hanno accumuli bancari o postali a qualsiasi titolo superiori alle soglie sopra indicate. L’avviso è pubblicato sul sito www.comune.trevi.pg.it, la possibilità di fare domanda scade alle 13 del 15 maggio 5 prossimo (Info allo 0742332212 o 0742332226). 

Ma c’è anche chi apostrofa come illegittima la delibera della giunta Sperandio. Si tratta del consigliere comunale Franco Todini, per il quale i criteri previsti sono “molto estensivi e più favorevoli per l’ammissione all’usufruizione dei buoni spesa, soprattutto per alcune categorie di percettori, rispetto ai criteri adottati nei due bandi precedenti”. Per Todini si determinerebbe quindi “un illegittimo utilizzo di fondi statali e soprattutto una disparità di trattamento tra i vari beneficiari dei buoni spesa”, rispetto ai quali il consigliere si dice pronto ad informarne la Prefettura e la Procura della Repubblica.

Articoli correlati