A Foligno, anche le celebrazioni pubbliche per Santa Lucia fanno i conti con il Covid-19. Quest’anno, infatti, la pandemia ne ha imposto la sospensione. A comunicarlo “con vivo rammarico” è proprio la comunità religiosa folignate delle clarisse, che custodisce la venerata effige della patrona della vista. Di fatto, gli annuali festeggiamenti del 13 dicembre costituiscono da sempre per la città di Foligno uno degli appuntamenti religiosi più importanti e profondamente legati alla tradizione.
“Nella giornata di domenica – si legge in un volantino affisso sulla porta del monastero di via Santa Lucia – sono sospese le consuete celebrazioni delle SS. Messe ed anche la chiesa rimarrà chiusa”. Uno stop rispetto cui le clarisse hanno voluto fin da subito informare tutti i fedeli anche con degli opuscoli posti sulle automobili della zona. Sempre loro accenderanno simbolicamente una lampada a nome di tutti i devoti alla Santa e presenteranno al suo altare ogni supplica, richiesta di preghiera e di ringraziamento. “La Santa, il cui nome è Luce – si legge ancora nella nota esposta sulla facciata del monastero folignate -, illumini con la sua testimonianza evangelica questo lungo tempo di prova, di smarrimento e di oscurità”.
Una sospensione che è duro colpo per la Foligno religiosa come per la Foligno delle tradizioni, anche gastronomiche. Tra tutte quella delle “cialde di Santa Lucia”. Un dolce simbolo per la città e legato a doppio filo, appunto, con l’annuale festa cristiana. Lo stesso che tutti i fedeli, non ci fosse stato il Covid a bloccare tutto, avrebbero potuto trovare, come ogni anno, nelle apposite “bancarelle” di fronte alla chiesa.