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Umbria con Rt 0,74: verso la zona gialla. Incidenza contagi di 80,67 su 100mila abitanti

Pubblicato il 22 Aprile 2021 14:08 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:30

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Continua la discesa dei contagi da Covid-19 in Umbria. “La curva – ha detto l’assessore alla Sanità, Luca Coletto – sta pian piano scendendo e si sta assestando, sono numeri confortanti”. Dati che danno una boccata d’ossigeno, anche se sarà sempre importante “monitorare la situazione” come ricordato dallo stesso Coletto, soprattutto in vista delle riaperture previste dal prossimo 26 aprile. 

VACCINE DAY – Intanto la Regione ha pronto un “vaccine day” per il 25 aprile, in cui si cercherà di completare la somministrazione dei vaccini agli ultra 80enni in un primo momento prenotati per maggio e giugno. Circa 5mila le persone che potranno ricevere la loro prima dose domenica, attraverso il vaccino di Moderna. Vaccinandoli già domenica, potrà essere riprogrammata la campagna per caregiver e conviventi delle persone fragili, visto che si sbloccheranno gli “slot” degli ultra 80enni. “Proteggendo i più anziani ed i fragili– ricorda l’assessore Coletto – l’economia potrà ripartire prima, vogliamo farlo per gli umbri e per il bene di tutto il territorio”. Al 21 aprile – come ricordato dal commissario straordinario all’emergenza, Massimo D’Angelo – sono state inoculate 108.125 dosi agli ultra 80enni e 45.222 a soggetti compresi tra i 70 ed i 79 anni. Per quanto riguarda proprio gli ultra 80enni, di quelli censiti si è raggiunta la percentuale dell’82% tra vaccinati con almeno una dose, mentre è già stato inoculata la prima delle due dosi al 77% dei soggetti fragili. 

IL CONTAGIO – Intanto in Umbria l’Rt è sceso allo 0.74, contro un dato italiano di 0.88. Numeri che permetteranno alla regione di tornare in zona gialla da lunedì prossimo. L’incidenza ogni 100mila abitanti in Umbria è di 80.67, con il Cuore verde d’Italia che è la seconda regione con i dati migliori dopo il Molise. “Il lavoro svolto – precisa Marco Cristofori, del nucleo epidemiologico – è stato redditizio”. A livello provinciale, Perugia si attesta a 86,90 contagi ogni 100mila abitanti, mentre Terni si ferma a 62,65. L’unica area che ancora preoccupa è quella dell’Alto Chiascio, dove il contagio è di 182,90 positivi ogni 100mila abitanti. A Foligno ora i contagiati sono 69,48 ogni 100mila persone. Il rapporto tra tamponi e positivi è di 5,37. La somministrazione dei vaccini, inoltre, fa notare come la fascia degli ultra 80enni stia subendo un contagio sotto la media: “Potenzialmente – come sottolineato da Carla Bietta del nucleo epidemiologico – è merito della vaccinazione”. Nei grafici presentati dagli esperti della Regione tutti i numeri sono in diminuzione, tranne per ciò che concerne le morti. “È l’ultimo indicatore – afferma Bietta – a scendere, con una curva attualmente in fase stazionaria”.

GLI APPROVVIGIONAMENTI – Nelle prossime ore proseguirà l’interlocuzione tra Regioni e Governo per i nuovi approvvigionamenti dei vaccini che saranno distribuiti su tutto il territorio nazionale. “Allo stato attuale – annuncia D’Angelo – abbiamo un’autonomia di sette giorni”. In questi giorni verranno consegnate 5mila dosi AstraZeneca ai medici di medicina generale per la campagna vaccinale della fascia 79-70 anni. In attesa della ridistribuzione delle nuove dosi, a breve arriveranno 2.500 vaccini Johnson&Johnson, il 27 aprile 3.300 vaccini Moderna e 1.900 di AstraZeneca. Dalla settimana successiva invece, arriveranno 30.420 dosi di Pfizer BioNtech, con una fornitura costante di questi numeri anche nelle settimane successive. Inoltre, la disponibilità di attività commerciali e aziende, insieme ai medici privati e farmacie, potrebbe portare in Umbria alla somministrazione di 18mila dosi giornaliere. Per rendere possibile tutto ciò, servirà però anche dal Governo il via libera ad un intervento massivo e tempestivo. 

ALTRE CURE – Al vaglio della Regione ci sono anche le risposte legate alle cure domiciliari dei pazienti affetti da Covid-19. Il riferimento è ovviamente ai monoclonali e alla colchicina: “Tra un mese – riferisce Luca Coletto – avremmo l’esito ufficiale di queste cure, che sono sicuro siano utili da portare avanti insieme alle vaccinazioni per svuotare terapie intensive e far diminuire le vittime”. Rispetto invece alle persone vaccinate e poi infettate, nell’ultima settimana se ne contano 38 in più (597 in totale) dopo la prima dose e +11 (244 in totale) dopo aver ricevuto la seconda dose. Ma grazie ai vaccini, nessuna di queste ha riportato sintomatologie importanti.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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