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Foligno, Pm10 sopra i limiti e a novembre torna l’ordinanza antismog

Pubblicato il 30 Ottobre 2022 09:25 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:31

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Foligno non si avvicina certo nel migliore dei modi all’entrata in vigore dell’ormai solita ordinanza antismog fissata per il 6 novembre prossimo. O almeno non lo ha fatto negli ultimi giorni, quando cioè la centralina dell’Arpa per il monitoraggio atmosferico, installata a Porta Romana, ha fatto registrare quattro superamenti del limite critico di concentrazione di polveri sottili. Ma prima di entrare nel merito degli sforamenti, è bene ricordare che, come accennato sopra, nella città della Quintana sta nuovamente per riscattare l’ordinanza sindacale del 27 gennaio 2015. Quella che, come sempre nel periodo invernale, stabilisce alcune misure di prevenzione e contenimento dell’inquinamento dell’aria da polveri sottili.

L’ORDINANZA – Nel dettaglio, il provvedimento parte dal primo novembre di ogni anno fino al 31 marzo e riguarda le giornate di domenica e lunedì. Di fatto, visto che quest’anno la prima domenica disponibile di novembre è quella del 6, sarà allora che entrerà in vigore l’ordinanza che stabilisce il divieto assoluto di circolazione per alcune categorie di veicoli all’interno del cosiddetto “Ambito urbano di riduzione del traffico”, che non riguarda solo il centro storico cittadino ma si estende fino alle zone di Maceratola, Casco dell’Acqua e a quelle industriali di Sant’Eraclio e della Paciana. Il divieto scatta dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30 per alcuni tipi di veicoli. Quelli che, in particolare, dovranno rispettare lo stop alla circolazione sono le automobili Euro 0, 1, 2 e 3 a benzina e diesel, gli autoveicoli adibiti a trasporto merci Euro 0 benzina ed Euro 0 e 1 diesel, così come i ciclomotori e motoveicoli a due, tre e quattro ruote Euro 0 e 1. Previste alcune eccezioni. A cominciare dai disabili con patente B speciale fino alle auto al servizio di persone con handicap munite di contrassegno, passando per i veicoli elettrici, Gpl, metano, ibridi e bifuel e le auto utilizzate per il trasporto di persone che devono raggiungere strutture sanitarie per visite specialistiche, terapie ed analisi. Libero accesso poi a mezzi impegnati in servizi di pubblica utilità, autobus e veicoli in dotazione alle autoscuole, medici, veterinari, operatori sociosanitari, lavoratori che operano su più plessi e quelli diretti in farmacia. Altra eccezione riguarda i veicoli con conducente non residente nel comune di Foligno che percorrano la strada provinciale 444 da e per Montefalco e quelli diretti da Spello a Bevagna, per i quali è consentita la percorrenza di via Vasari verso la statale 316. Questi, insomma, i dettagli dell’ordinanza che, se non verrà rispettata, comporterà una sanzione amministrativa pecuniaria da 164 a 663 euro.

PM 10 A FOLIGNO – Ma a pochi giorni dall’entrata in vigore del provvedimento antismog – come detto – la Foligno delle polveri sottili è stata da bollino rosso. A certificarlo, come detto, i rilevamenti della cabina dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale installata a Porta Romana. La stessa che, dati del portale Arpa Umbria alla mano, ha registrato quattro superamenti giornalieri consecutivi del limite legale di 50 microgrammi al metro cubo di Pm10. Il primo è riferito alla giornata di martedì 25 ottobre, quando la concentrazione calcolata dalla centralina è stata di 55 microgrammi al metro cubo: un valore che, in quell’occasione, è stato il più elevato rispetto a tutti gli altri misurati dalle stazioni urbane dislocate sul territorio regionale. E seppur questo il triste primato non è stato riconfermato il giorno dopo, mercoledì 26 ottobre le cose non sono andate poi così bene, anzi. La concentrazione di Pm 10 parlava infatti di 92 microgrammi per metro cubo, abbondantemente sopra il limite previsto dalla legge. Il giorno dopo ancora, giovedì 27 ottobre, la maglia nera a livello umbro è di nuovo finita addosso a Foligno: nel dettaglio, la misurazione riporta per la giornata di ieri 62 microgrammi al metro cubo. Stessa fotografia venerdì 28 ottobre, quando in città il dato è stato di 52 microgrammi al metro cubo, unico caso umbro sopra il limite. 

ANCORA NESSUNA STRETTA – Quattro sforamenti giornalieri consecutivi a Foligno, che però, almeno per il momento, non impongono alcun giro di vite da parte del Comune alle disposizioni dell’ordinanza di cui sopra. Quello che, come successo altre volte, scatta invece quando, in aggiunta a tre giorni consecutivi di superamento della soglia legale, le previsioni a 72 ore fanno prevedere ulteriori tre superamenti. In tal caso, le limitazioni entrerebbero in vigore non solo la domenica e il lunedì ma in tutti i giorni della settimana, fino al rientro nella norma del parametro per almeno due giorni successivi. Per adesso, però, nulla cambia, giacché, stando al sito di Arpa Umbria, le previsioni relativamente al Pm 10 per i giorni successivi indicavano una qualità dell’aria entro i limiti. Qualità dell’aria su cui incide negativamente, tra le altre cose, il meteo delle ultime settimane, caratterizzo da ventilazione e piogge scarse, se non assenti. Lo aveva detto proprio qualche giorno fa a Rgu l’esperto di Umbria Meteo, Fabio Pauselli, spiegando come “in periodi di alta pressione robusta come quello che sta attualmente interessando l’Umbria (Foligno compresa) e in virtù del fenomeno dell’inversione termica, l’aria umida e più fredda si concentra nei fondovalle e, complice il poco vento, c’è il rischio che gli inquinanti atmosferici si possano accumulare”. 

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