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Evasione fiscale, nell’ultimo anno in Umbria sequestrati beni per 212 milioni

Pubblicato il 22 Giugno 2023 13:48

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Duecentosessantanove evasori totali e beni sequestrati per circa 212 milioni di euro. Sono alcuni dei dati relativi all’attività condotta dalla Guardia di finanza dell’Umbria nel Cuore verde d’Italia nel corso dell’ultimo anno. Dati che sono stati illustrati dal comandante regionale, il generale di brigata Alberto Reda, in occasione della cerimonia per i 249 anni della fondazione del corpo che si è celebrata nella mattinata di giovedì 22 giugno, in piazza della Repubblica, a Foligno. Una cerimonia che ha visto anche la presenza del comandante interregionale del Centro Italia, il generale di corpo d’armata Bruno Buratti, e delle massime autorità civili, militari e religiose dell’Umbria. “È il mio secondo anniversario da comandante regionale dell’Umbria – ha detto il generale Reda intervenendo in piazza -. E, alle soglie dei 250 anni di storia, ho scelto di solennizzare la ricorrenza fuori dalla nostra caserma per dare ancora di più un segnale di vicinanza al territorio da parte della Guardia di finanza. Consolidando – ha proseguito – nei cittadini, tra i professionisti e nel mondo delle imprese di ogni genere e dimensione la percezione e la consapevolezza della dimensione sociale della missione del nostro corpo”. Un corpo che, ha detto il generale Reda, si compone di finanzieri che “rappresentano il bene più prezioso da tutelare, che esprimono in ogni circostanza alti livelli di professionalità, passione, applicazione, senso di appartenenza ed un attaccamento all’istituzione davvero ammirevole e che rivolgono il loro senso del dovere, il loro spirito di sacrificio, il loro impegno alla tutela del valore della legalità”.

I NUMERI – Entrando nel dettaglio dei numeri, dal primo gennaio 2022 e fino al 31 maggio scorso, le Fiamme gialle dell’Umbria hanno eseguito oltre 10mila controlli amministrativi e circa 2.500 indagini su richiesta della magistratura ordinaria e quella contabile, per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Per quanto riguarda le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica hanno permesso, a fronte dei 249 interventi eseguiti, di denunciare 92 soggetti e sottoporre a sequestro crediti inesistenti per un ammontare di oltre 218 milioni di euro. 

Sono stati, poi, individuati 269 evasori totali e 299 lavoratori in “nero” o irregolari. Eseguite, inoltre, oltre 399 indagini di polizia giudiziaria, che hanno portato alla denuncia di 430 soggetti per reati fiscali. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è stato – come detto – di circa 212 milioni di euro. Avanzate 42 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati Vies nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale. 

Ammontano, invece, a 72 gli interventi eseguiti in materia di accise, anche a tutela del mercato dei carburanti, nell’ambito dei quali sono stati accertati oltre 106 mila chilogrammi di prodotti energetici consumati in frode. Sono altresì state riscontrate 148 violazioni in materia di controllo sui prezzi dei carburanti, a fronte dei 347 controlli effettuati. 

Nel comparto della tutela della spesa pubblica, orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse nazionali e dell’Unione europea per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie, con particolare riferimento ai fondi del Pnrr, sono stati oltre 750 gli interventi complessivamente svolti dai Reparti del Comando Regionale Umbria a tutela dei principali flussi di spesa, cui si aggiungono circa 690 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la magistratura nazionale – penale e contabile – ed europea (EPPO). Attività che ha portato alla segnalazione alla Magistratura contabile danni per circa 22 milioni di euro, a carico di 105 soggetti. In materia di appalti sono stati eseguiti 22 interventi, riscontrando somme oggetto di assegnazione irregolare per circa 46 milioni di euro, con la conseguente denuncia all’autorità giudiziaria di 26 soggetti. 

Per ciò che riguarda le risorse del Pnrr sono stati effettuati 224 interventi, che hanno consentito di avanzare proposte di sequestro per oltre 83 milioni di euro e di denunciare 100 soggetti. Quarantadue, invece, gli interventi relativi alle condotte di malversazione, indebita richiesta e percezione, truffa e truffa aggravata poste in essere in relazione alle risorse finanziarie erogate all’Italia dall’Unione europea per alimentare il Pnrr. Passando, poi, al reddito di cittadinanza sono stati eseguiti 323 controlli, che hanno permesso di intercettare oltre 3,2 milioni di euro indebitamente percepiti e richiesti e di denunciare 237 soggetti. Le persone denunciate in materia di anticorruzione sono state, invece, 48. 

Sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria sono stati sequestrati beni per oltre 5 milioni di euro e proposte di sequestro per oltre 115 milioni di euro, a seguito di circa 164 interventi nei comparti del riciclaggio/autoriciclaggio, usura e reati societari/fallimentari/bancari/del codice della crisi d’impresa. Le persone denunciate sono state 413, sei quelle arrestate. Il valore delle risorse finanziarie oggetto di riciclaggio si è attestato ad oltre 145 milioni di euro. Con riguardo alla prevenzione, sono state analizzate 493 segnalazioni di operazioni sospette. Nel campo dei reati fallimentari sono state accertate distrazioni per un valore di oltre 46 milioni di euro, effettuati sequestri ed inoltrate proposte di sequestro per un valore di oltre 21 milioni di euro e denunciati 181 soggetti. 

In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 107 soggetti, mentre i provvedimenti di confisca eseguiti hanno raggiunto, complessivamente, la quota di oltre 9 milioni di euro. Ammonta, invece, ad oltre 37 milioni di euro il valore dei beni proposti per il sequestro. Sono stati eseguiti, poi, oltre 1.100 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica. L’attività a tutela del mercato dei beni e dei servizi si è esplicata in 358 interventi, con il sequestro di 300mila prodotti e la segnazione di 25 soggetti.

Infine, il contrasto ai traffici illeciti ha condotto alla denuncia di 95 soggetti, 22 dei quali arrestati, mentre sono stati sequestrati oltre 175 chilogrammi fra hashish, marijuana ed infiorescenze di cannabis sativa nonché, in quantità minore, cocaina ed eroina. Segnalati 171 assuntori di sostanze stupefacenti. 

LA CERIMONIA – Ad anticipare la cerimonia folignate è stata la consueta deposizione di una corona d’alloro nella Caserma “Cefalonia-Corfù”, sede del Comando provinciale della Guardia di finanza di Perugia, a commemorazione dei finanzieri del Battaglione Mobilitato affiancato alla Divisione Acqui, che nei giorni di incertezza successivi all’armistizio dell’8 settembre 1943, scelsero di difendere a oltranza le isole di Cefalonia e Corfù dalle truppe tedesche. Poi, come detto, le celebrazioni folignati aperte dall’ingresso in piazza di una rappresentanza composta da aliquote di ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri, consiglio di base di rappresentanza Unità specializzate antiterrorismo, Pronto impiego e militari premiati. E ancora, i vessilli dell’Associazione nazionale finanzieri d’Italia, sezioni di Foligno, Perugia, Terni, Orvieto e Castiglione del Lago e i gonfaloni della Regione Umbria, della provincia di Perugia e delle città di Foligno, Perugia, Terni, Assisi e Spoleto. Nel corso della cerimonia letti il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dell’Ordine del giorno speciale del comandante generale della Guardia di finanza, Andrea De Gennaro. 

GLI ENCOMI – A seguire gli interventi del generale Reda e del generale Buratti, è stata la consegna delle ricompense di ordine morale ai militari che si sono particolarmente distinti nell’assolvimento dei compiti d’Istituto. Tra i premiati anche il comandante della Guardia di Finanza di Foligno, il capitano Antonio Auriemma, e il luogotenente cariche speciali Luca Ceva Bovio, per un’indagine giudiziaria in materia di reati fallimentari nei confronti di una società operante nel settore dell’abbigliamento conclusa con la denuncia di due persone per bancarotta fraudolenta e riciclaggio e con il sequestro di un complesso aziendale di quattro immobili ed un sito di e-commerce per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro. 

LA SOLIDARIETÀ – Per celebrare il 249esimo anniversario dalla sua fondazione, la Guardia di finanza umbra ha avviato tra i suoi uomini e le sue donne una raccolta fondi destinata alla Caritas diocesana di Foligno, diretta da Mauro Masciotti. Un contributo per le famiglie del territorio che versano in condizioni di difficoltà e che sono seguite dal Centro d’ascolto dell’Ufficio pastorale della diocesi. 

LA MOSTRA – Ad arricchire l’evento commemorativo è stata, infine, l’inaugurazione, della mostra “La Guardia di Finanza a tutela delle libertà economiche e dell’equità sociale. Dalle origini alla moderna Polizia economico-finanziaria”. Allestita nelle splendide sale di palazzo Trinci, è stata inaugurata dal vescovo di Foligno e Assisi-Gualdo Tadino-Nocera Umbra, monsignor Domenico Sorrentino. “Tagliare questo nastro – ha detto il presule – è aprire una strada sotto lo sguardo di Dio, uno sguardo paterno che accompagni anche la Guardia di finanza nel suo prezioso lavoro”. La mostra sarà visitabile fino al 24 settembre prossimo.

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