Insieme. È la parola chiave attorno alla quale si muove l’inclusione scolastica del liceo delle scienze umane “Beata Angela” di Foligno. Un progetto che interessa varie sfaccettature delle attività svolte all’interno della scuola guidata dalla dirigente Rosella Neri e che ora si arricchisce di un tassello prezioso. Quello di un’aula polifunzionale, realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e dedicato a tutti gli studenti, anche quelli con spettro autistico o con disabilità intellettive. Vivere momenti di spensieratezza e tranquillità, all’interno di un ambiente accogliente e che possa stimolare le capacità di tutti gli studenti: è questo l’obiettivo dello spazio ricavato all’interno del liceo di viale Marconi. A portare avanti il progetto sono state le docenti di sostegno, rappresentate da Annalisa Costantini e Silvia Sargenti. “Il progetto – precisa la professoressa Rosella Neri, dirigente del liceo ‘Frezzi-Beata Angela’ – è rivolto a tutti gli alunni, in particolar modo a chi ha bisogni educativi speciali e con disabilità”. Ventidue i ragazzi disabili all’interno dell’istituto, di cui alcuni gravi. Il contributo della Fondazione Carifol non si è limitato a supportare la realizzazione dell’aula, ma è servito anche a portare avanti corsi di danzaterapia e clownterapia, oltre a scambi culturali all’estero. “Nella nostra scuola il nostro gruppo di lavoro sotto questo fronte ha grandi competenze, ma avevamo bisogno – prosegue Neri – anche di un ambiente con strumentazioni idonee che andassero incontro alle esigenze di tutti gli studenti”. Per la presidente della Fondazione Carifol, Monica Sassi, in questa maniera sarà possibile ancor di più “stare insieme a scuola in maniera costruttiva, preservando le diversità di ognuno che rappresentano una ricchezza: come un’orchestra in cui ognuno suona il proprio strumento ma che, insieme, riesce a fare gruppo”. Un’aula a disposizione degli attuali studenti e di chi verrà negli anni a venire. “L’inclusione non si crea dall’oggi al domani, ma si costruisce nel tempo – precisa la professoressa Annalisa Costantini – e questo lo scopo di questa aula multisensoriale. Includere non significa accogliere chi è diverso, visto che tutti noi siamo diversi e ognuno ha le sue particolarità: grazie al lavoro in sinergia con i docenti di sostegno ora possiamo contare su uno spazio che potrà curare l’alunno sotto ogni punto di vista, stimolando l’apprendimento attraverso aspetti non tradizionali”. Ancor prima dell’aula, il progetto “Liberi di essere…insieme!” del liceo “Beata Angela” ha già dato i suoi frutti. Un alunno disabile è infatti riuscito a proporre “La pioggia del pineto” agli esami di maturità. Frutto del progetto di danzaterapia, che si unisce a quello di clownterapia. Iniziative “che hanno permesso – sottolinea la professoressa Sargenti – ad alunni e docenti di conoscersi ed entrare in relazione ancora meglio”. L’aula polifunzionale inaugurata nella mattinata di lunedì 9 ottobre si compone di vari angoli. Da quello tattile a quello olfattivo, passando per la parte visiva, motoria, uditiva e musicale. Tutti piccoli luoghi all’interno di un’unica stanza che creano l’ambiente adatto agli studenti per esplorare, esplorarsi e apprendere in maniera del tutto innovativa, sperimentando nuovi schemi formativi.
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