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L’architettura protagonista della nuova mostra del Ciac

Il taglio del nastro è in programma per sabato 15 marzo. Divisa in dieci sezioni tematiche, l’esposizione propone progetti, disegni, poster, stampati, libri rari di architettura e arte in un arco temporale di un secolo

Pubblicato il 14 Marzo 2025 16:25 - Modificato il 14 Marzo 2025 17:26

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Taglio del nastro nel pomeriggio di sabato 15 marzo per la nuova mostra ospitata al Centro italiano di arte contemporanea di Foligno. Alle 17.30, in via del Campanile si terrà, infatti, il taglio del nastro di “Unbound Architecture / Scomposizioni dell’architettura, pagine, progetti, strutture, utopie”, a cura di a+mbookstore. Divisa in dieci sezioni tematiche, la mostra propone progetti, disegni, poster, stampati, libri rari di architettura e arte in un arco temporale di un secolo, a partire dal foglio-manifesto dell’architettura Futurista del 1914 per poi passare ad un prezioso libro di visioni architettoniche di Virgilio Marchi, edito proprio nella città di Foligno nel 1924. A promuoverla e sostenerla, in condivisione con il direttore artistico Italo Tomassoni, la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, che prosegue così nella strada intrapresa, quella cioè di promuovere la conoscenza dell’arte nelle sue più diverse espressioni.

“Le azioni presentate dalla mostra Unbound Architecture – spiegano dall’organizzazione – sono quelle di squadernare, scompaginare, destrutturare e scomporre l’architettura in tanti brani e microstorie che risuonano con il campo artistico e poetico-letterario. Il risultato si potrebbe definire una mostra di Superarchitettura e Arte elementare costruttiva, una forma di coabitazione armonica ma conflittuale tra due discipline in perenne tensione reciproca. Un clima culturale di attrazione ‘indisciplinata’, dove l’architettura cerca il linguaggio artistico per astrarsi e l’arte conquista le spazialità elementari per edificarsi e concretizzarsi”.

L’ordine espositivo al Ciac di Foligno parte dalle “stazioni di velocità” dinamiche del Futurismo e dei costruttivismi, passa dai surrealismi magici, attraversa la speranza progettuale del moderno, l’utopia di una società estetica, poi il progetto infelice e l’architettura innamorata del postmoderno per chiudersi con l’architettura “critica” contemporanea che investe le urgenze odierne. L’ordinamento disegna diverse traiettorie culturali e movimenti artistici: Architettura dinamica (avanguardie), Architettura infinita (lo spazio continuo), Architettura elementare (il progetto primario), Architettura razionale-irrazionale (costruzione/decostruzione), Architettura dell’Immagine (Pop), Architettura interplanetaria (Super-architettura), Architettura concettuale (arte strutturale), Architettura del corpo (performance), Mega-architettura (lo spazio della città), Hardcore Architecture (lo spazio della crisi). 

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