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Sisma, inizia la conta dei danni: un centinaio i sopralluoghi già effettuati negli edifici pubblici

Pubblicato il 28 Agosto 2016 14:50 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:28

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A distanza di quattro giorni dal terribile sisma che ha colpito il Centro Italia, provocando la morte di 290 persone tra Marche e Lazio, e mentre si continua a scavare sotto le macerie alla ricerca dei dispersi, prosegue senza sosta l’attività della Protezione civile. Attività che, dalla mattina di domenica 28 agosto, ha visto entrare in funzione, a Rieti, il Dicomac, Dipartimento di comando e controllo per il coordinamento delle attività di assistenza alla popolazione e gestione della prima emergenza da parte del Servizio nazionale della Prociv, da dove verranno impartite le indicazioni operative anche per i sopralluoghi degli edifici privati. L’ASSISTENZA IN UMBRIA – Intanto in Umbria prosegue l’attività di supporto alle popolazioni della Valnerina, area interessata dal sisma. Secondo i dati forniti dal Centro funzionale regionale di protezione civile, nella notte tra sabato e domenica sono state 823 le persone che hanno richiesto assistenza nei campi e nei ricoveri coperti predisposti nei Comuni maggiormente colpiti, dove la disponibilità di posti letto ha raggiunto quota 1118. L’affluenza maggiore rimane, come sempre, nel Comune di Norcia e nelle frazioni, con 404 persone complessive. Centoquarantacinque, invece, i cittadini assistiti a Preci e 120 tra Cascia e le sue frazioni, a cominciare da quella di Avendita. Sessantasette gli accolti a Cerreto di Spoleto, 46 nel Comune di Monteleone e per finire ventuno in quello di Scheggino e venti in quello di Sant’Anatolia di Narco. Nel complesso, risultano trentuno le aree di ricovero, con 88 tende montate di cui 22 a Cascia e 68 nel territorio norcino. Ottantacinque, invece, i volontari impiegati nell’allestimento delle aree di accoglienza, nell’installazione di tende e strutture coperte destinate all’accoglienza, in attività di supporto alla viabilità e alle funzioni del Centro operativo misto. I SOPRALLUOGHI – Assistenza ai cittadini, ma non solo. A partire da sabato, infatti, si è dato inizio ai primi sopralluoghi negli edifici cosiddetti “strategici”. Un centinaio, nella prima giornata, le verifiche effettuate, di cui sessanta nei Comuni dell’area del Centro operativo misto, ossia a Norcia, Monteleone di Spoleto e Preci, e quaranta nelle rimanenti. Sempre nel comprensorio norcino sono stati ultimati i sopralluoghi volti all’individuazione delle zone rosse, mentre nelle altre realtà umbre interessate dal sisma si sta procedendo con l’emissione di apposite ordinanze all’individuazione e delimitazione delle aree a rischio. SANITA’ – Sul fronte sanitario, invece, non si sono registrate particolari criticità. Dalla Provic fanno comunque sapere che sabato sera tre anziani sono stati portati all’ospedale di Norcia per lievi patologie non riconducibili però alla situazione di emergenza vissuta, mentre si è andato incrementando sempre nel Comune norcino, ma solo a scopo precauzionale, la presenza di ambulanze. Tre, nel complesso, quelle che si sono andate ad aggiungere. A disposizione dei cittadini, poi, un team di sette psicologi che stanno operando sul campo. Nonostante il sisma non abbia provocato crolli di stalle, il sistema regionale di protezione civile sta comunque lavorando per verificare lo stato di salute degli animali e la continuità operativa delle aziende produttive di filiera. Contemporaneamente si sta procedendo con i controlli igienico-sanitari nelle tendopoli dove sono presenti cucine da campo, dove comunque la situazione continua ad essere sotto controllo, e con il monitoraggio degli impianti di abduzione e distribuzione di acqua potabile. Su questo fronte, da domenica mattina è stata ripristinata l’erogazione dell’acqua potabile nella zona di Castelluccio. VIABILITA’ – Guardando alla viabilità, l’Anas ha comunicato la chiusura al traffico della 685 “Tre Valle Umbre” tra Cerreto e Serravalle per il cedimento di materiale; e tra Norcia e il confine Marche-Umbria per il cedimento di un viadotto. Interdetto poi il tratto della provinciale 477 tra Norcia e Forca Canapine (primo tratto) e tra Norcia e Castelluccio (secondo tratto) per la caduta massi e il cedimento terreno.

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