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Foligno, libri antichi rubati e pronti per essere venduti: la scoperta dei carabinieri

Pubblicato il 10 Giugno 2019 09:06 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:54

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Erano all’interno di una libreria antiquaria del folignate i quattro storici volumi ritrovati dai carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale, risultati sottratti illecitamente a biblioteche di enti pubblici e religiosi. La scoperta è avvenuta durante un controllo effettuato dai militari del Tpc di Perugia nei confronti di un commerciante che tra gli scaffali della sua attività aveva questi storici volumi pronti per essere venduti. I quattro libri (tre settecentine ed una seicentina) presentavano note di catalogazione, note di possesso o ex libris, chiaramente riconducibili a vari fondi bibliotecari con caratteristiche di demanialità e inalienabilità previste dalla legge. E’ così che sono scattati gli approfondimenti attraverso la consultazione della banca dati dei beni culturali sottratti illecitamente, insieme alla visione dei volumi con i funzionari della Soprintendenza archivistica e bibliografica Umbria e Marche di Perugia. Alla fine i testi sono risultati tutti sottratti in periodi diversi rispettivamente alla biblioteca del Capitolo di Città della Pieve, la biblioteca Vallicelliana di Roma, dal Fondo Antico della Biblioteca Comunale di Narni e dalla biblioteca dell’Istituto Nautico di Ancona. I beni, il cui valore è stato stimato complessivamente in circa 7.500 euro, si trovano ancora nel caveau del Nucleo in attesa di essere restituiti ai luoghi di originale provenienza. L’operazione è stata effettuata nel dicembre 2018 ma è stata resa nota dai carabinieri del Tpc in questi giorni, nel corso del bilancio dell’attività svolta in Umbria. Bilancio che parla di una sensibile riduzione dei reati nel 2018. A fronte di 15 furti di beni culturali del 2017, lo scorso anno ne sono stati registrati 11, in controtendenza rispetto al dato nazionale. Le attività di contrasto condotte dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale perugino, hanno consentito il recupero di beni antiquariali, archivistici, librari e archeologici il cui valore è stato quantificato, complessivamente, in circa trecentomila euro. Inoltre, sempre nel contesto di mirate attività investigative, sono state sequestrate opere di noti artisti contemporanei fra i quali: Alberto Burri; Mario Schifano; Gerardo Dottori; Michelangelo Pistoletto; Armand Pierre Fernandez in arte Arman; Antonio Nunziante; Eliano Fantuzzi; Renato Guttuso; Sergio Vacchi; Mario Radice, Aligi Sassu, individuate in commercio e riscontrate contraffatte che, stante le quotazioni di mercato di quelle autentiche, avrebbero potuto fruttare indebiti guadagni stimati in circa cinque milioni di euro. Nel corso del 2018 sono stati recuperati 435 beni storici e 11 reperti archeologici integri.

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