Il 21 luglio saranno 30 anni dalla scomparsa di Antonio Ridolfi. In ricordo di colui che fu sindaco di Foligno dal 1970 al 1977, martedì alle 10, nel cimietero di Volperino, si terrà una celebrazione commemoraiva alla presenza del primo cittadino Nando Mismetti. Uomo da sempre impegnato nella politica, Ridolfi dal 1962 al 1964 ricoprì la carica di assessore alle finanze nela giunta del sindaco Giovanni Lazzaroni portando avanti una dura battaglia contro il fenomeno dell’evasione fiscale. Tra novembre 1964 e maggio 1972, Antonio Ridolfi fu consigliere comunale per il Pci e capogruppo del suo partito in consiglio comunale e nel 1970, con la vittoria alle urne del Pci, Ridolfi divenne primo cittadino. In quello stesso anno venne picchiato da alcuni oppositori ma questo non gli impedì di svolgere al meglio il suo mandato in un periodo di grande difficoltà per la finanza locale e per il centralissimo governo nazionale. Ridolfi, infatti, riuscì a realizzare alcune politiche innovative che anticiparno di anni il modo di procedere della vita amministraiva locale. Sotto la sua ammistrazione nacque il Piano Regolatore Generale della città, che estendeva le previsioni urbanistiche a tutto il territorio comunale, prevedendo interventi per il recupero del centro storico e la localizzazione delle grandi attrezzature urbane: il nuovo ospedale a Madonna di Fiamenga, gli impianti sportivi in zona Santo Pietro e il polo scolastico per le medie superiori nel centro storico. All’amministrazione Ridolfi si deve anche l’istituzione dei primi consigli di quartiere che stimolarono la partecipazione alla vita politica dei cittadini, anticipando di alcuni anni la legge nazionale sul decentramento e sulle Circoscrizioni. Il ricambio generazionale della classe politica all’interno del suo partito, portò nel 1977 all’elezione a primo cittadino di un giovane Giorgio Raggi, allora solo 26enne. Escluso dalla corsa alla carica di sindaco, Ridolfi divenne presidente del Consorzio della Valle Umbra Sud, nata anche grazie al suo contributo, e nel 1980 venne eletto consigliere provinciale. A causa di una rara malattia, fu costretto a ritirarsi dalla vita politica e dai numerosi impegni pubblici. Antonio Ridolfi si spense il 21 luglio 1985 e venne sepolto nel piccolo cimitero di montagna di Volperino.