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Spoleto, il passaggio dal vecchio al nuovo anno con il sindaco Cardarelli

Pubblicato il 1 Gennaio 2016 11:32 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:59

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Un 2015 positivo e un nuovo anno ricco di aspettative. Le certezze che ha in mano l’amministrazione per il 2016 sono poche ma importanti. Il sindaco Fabrizio Cardarelli ha voluto condividere ai microfoni di Rgu un resoconto del suo operato e cosa attende la città.

Sindaco Cardarelli, che novità ci sono per questo 2016?

Una novità che ci riempie di gioia è la costruzione della nuova caserma dei vigili del fuoco, ad opera del ministero dell’Interno e che vedrà interessata la zona a fianco allo Sportello del Cittadino in via dei Filosofi. Noi come Comune metteremo a disposizione gratuitamente il terreno. È un investimento importante. È dal 1990 che inseguo la possibilità di una sede per i pompieri, per farli lavorare nel miglior modo possibile e finalmente sarà realtà tra circa 2 anni.

Continuando sulla sicurezza, per quanto riguarda la scuola di polizia? Cosa accadrà?

Dopo l’intervento del Ministro Alfano c’è stato permesso di potenziarne l’attività. Ci saranno corsi per tutto il 2016 e l’uso civile della struttura è stato incrementato. Devo ringraziare di cuore la dottoressa Cozza (che presiede la scuola). Inoltre per un periodo breve ospiterà i vigili del fuoco, in attesa della nuova sede. È iniziato pure l’iter per l’acquisizione di alcuni spazi e funzionerà a pieno ritmo.

Facendo un quadro generale sul 2015, quali spese sono state tagliate?

Un po’ tutti i capitoli di spesa sono stati tagliati, tranne il sociale, che era il primo punto del nostro programma elettorale e vi abbiamo mantenuto fede tramite i servizi sociali e apriremo anche un servizio di residenza notturna per i senza tetto, rispondendo alle esigenze dei più deboli e bisognosi. Dal 2014 quando si spendevano oltre 41milioni di euro, si scenderà a 39mila euro, un trend di diminuzione di spese pari a 3,5 milioni di euro. La città soffre un po’, ma abbiamo un grandissimo debito da dover risanare e non possiamo farne a meno. Tutto questo lo facciamo senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini.

Durante la conferenza stampa di fine anno ha detto che il turismo è la principale industria spoletina, per quali motivi?

Sul turismo ci abbiamo puntato molto perché abbiamo una città che merita la considerazione che ha. C’è un’indagine del settimanale Panorama che mette Spoleto tra le prime 5 città dove la gente vorrebbe venire a vivere: un risultato che ci riempie di orgoglio e giustifica l’incremento di presenze e visitatori a fine anno. A novembre 2015 rispetto all’anno precedente è stato registrato un +11,23% di arrivi e +18,81% di presenze, quindi più gente che si ferma in città.

La tassa di soggiorno non ha fermato i flussi. Possiamo dire che ha avuto effetti positivi dato che è stata attivata proprio a fine ottobre?

Poteva avere effetti negativi secondo gli albergatori, ma era uno spauracchio. Essa servirà per aumentare l’incoming. I primi 50/60mila euro provenienti dalla tassa del 2016 saranno destinati a finanziare l’operazione Don Matteo a Spoleto. Questa è promozione turistica. I dati confermano lo spauracchio e non ci sono più state polemiche. Non sono gli 80 centesimi l’elemento che condiziona la scelta di una città, non valiamo così poco.

Il turismo viene visto come prospettiva lavorativa per i giovani e si sta lavorando per questo. Ma oltre a ciò, a cosa punterà l’amministrazione?

La riaffermazione del ruolo di alcuni opifici che ci sono qui a Spoleto, come la Italmatch, la Teknocar, gli oleifici, che vanno bene e sono segnali che ci fanno sperare, ma ci sono pure alcune situazioni di crisi come del gruppo Novelli che per adesso non vede minacciati posti di lavoro e della Ims che vorrei venisse a conclusione, qualche segnale c’è, incrociamo le dita!

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