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Spoleto, dal consiglio comunale ok alla commissione sugli ospedali

Pubblicato il 21 Giugno 2016 10:13 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:02

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Il documento va bene, anche se con riserva, ma guardare alla realtà non guasta di certo. Ecco, è stato un po’ questo il consiglio comunale di Spoleto di lunedì 20 giugno. Come a dire, quella commissione paritetica a cui assegnare il compito di formulare proposte finalizzate a una integrazione funzionale dei servizi sanitari tra i nosocomi di Spoleto e Foligno, ben venga, e la mozione che impegna il sindaco a nominarla è stata votata all’unanimità del resto dal massimo consesso cittadino, ma pensare prima a ottimizzare quei servizi al “San Matteo degli Infermi” appare quanto mai necessaria per far sì che i suggerimenti da mettere sul piatto siano proponibili. “Il dato reale è uno soltanto – sono state le parole di Paolo Martellini, consigliere del Pd – se andate in ospedale la sera alle 10,30 troverete un solo infermiere che ha la responsabilità di coprire un reparto”. “In questo ambito c’è stata la latitanza della politica – ha proseguito Paolo Martellini – facciamo tutti un esame di coscienza. Una cosa è certa, la politica deve riprendere ad occuparsi dei problemi dei cittadini”. Intervento quello del consigliere del Pd che ha fatto seguito a quelli di Marina Morelli (Gruppo misto), presidente della IV Commissione, prima, e di Giampaolo Emili (L2M), poi. “Insieme si fa tutto meglio, e c’eravamo riusciti a far mettere a tutti la stessa maglietta con la scritta Spoleto”, ha detto la Morelli “bacchettando”, in qualche modo, Emili reo, a suo dire, di aver convocato la conferenza capigruppo qualche giorno fa di sua sponte, bypassando, in qualche modo, una commissione che ha lavorato sul documento. “Si è fatta molta sanità sui giornali e meno nelle sedi istituzionali” ha detto il capogruppo della Lista 2 Mondi. A rincarare la dose, poi, ci si è messa anche la collega di partito di Martellini, Carla Erbaioli. “Ci dobbiamo integrare, ma su cosa se prima non correggiamo le criticità? – ha detto la “dem” – in medicina non abbiamo più il primario, pare che il dottor Pucci vada via da Ortepedia, la parto analgesia H24 ancora non c’è, e poi, vorrei sapere quanti interventi ha fatto il nostro reparto di Chirurgia con il nuovo primario?”. Ma quel documento stilato da politica e associazioni e approvato da tutti nella IV commissione della presidente Morelli il 25 marzo scorso, c’è. E in caso di trattative ai tavoli istituzionali “rende più forte il sindaco”, come ha detto il capogruppo Aliero Dominici (gruppo misto).  Consiglio comunale che è comunque iniziato con l’investimento di Walter Cieri a consigliere comunale (Spoleto Popolare) in sostituzione del dimissionario Gianluca Speranza. “E’ sicuro che poi, quei tecnici, possano concordare su un unico progetto? – ha detto Dante Andrea Rossi, capogruppo del Pd– a oggi non c’è stato un lavoro istruttorio e nemmeno una proposta spoletina da mettere sul tavolo”. “L’’amministrazionedi lotte ne ha fatte in Regione e altre ne stiamo facendo – ha detto la vice sindaco Maria Elena Bececco – ma non sempre siamo stati ascoltati. E comunque noi possiamo dare delle linee, ma le decisioni restano a livello regionale”. Un dibattito a cui ha assistito come nuovo protagonista della massima assise cittadina Walter Cieri, il consigliere comunale succeduto al dimissionario Gianluca Speranza, l’ex capogruppo di Spoleto Popolare che ha lasciato lo “scettro” al consigliere Roberto Settimi. 

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