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Operazione “Happy sheep”, a Foligno tre persone nei guai per i fondi del sisma ’97

Pubblicato il 23 Ottobre 2018 09:58 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:33

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Un ingente contributo a fondo perduto per la ricostruzione post-sisma ’97 senza però aver mai effettuato tutti i lavori. A scoprire la truffa messa in piedi da due imprenditori ed un geometra è stata la guardia di finanza di Foligno con il coordinamento della procura della Repubblica di Spoleto. L’operazione, denominata “Happy sheep”, è riuscita a smascherare le tre persone, accusate di aver ricevuto dalla Regione Umbria un contributo per la ristrutturazione di un opificio industriale di Nocera Umbra. Ristrutturazione che però è avvenuta in piccola parte rispetto al progetto iniziale. Secondo un consulente della Procura infatti, sull’edificio sarebbero stati effettuati lavori non superiori ai 7.500 euro. Nonostante ciò, gli indagati hanno prodotto documenti e dichiarazioni false, anche attraverso fatture, attestanti lavori mai eseguiti per un totale di 90mila euro. Sequestrato l’opificio nocerino, per un valore stimato di 150mila euro. I responsabili ora rischiano fino a 7 anni di reclusione, oltre a dover restituire i fondi ricevuti. “Ancora una volta – commentano dalle Fiamme Gialle – la Guardia di Finanza si conferma protagonista nel delicatissimo settore della spesa pubblica a garantire il corretto impiego dei fondi pubblici evitando inutili sprechi”.

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