Al museo cittadino di Spello arriva un affresco del XVI secolo. L’opera proviene dalla chiesa di Santa Maria in Paterno, un piccolo santuario campestre situato nei pressi di Spello “nel predio vocabolo della Chiona”, citato per la prima volta in una bolla pontificia del 1178 e recentemente interessato da importanti lavori di restauro. L’edificio è ornato da decorazioni pittoriche ricche e stratificate, eseguite nel corso dei secoli da vari artisti, tra cui il pittore spellano Tommaso di ser Francesco Conio detto “il Corbo” e seguaci ignoti di Matteo da Gualdo e Francesco Melanzio.
La chiesa e i vari affreschi presenti hanno attraversato secoli di vicissitudini e alcune delle opere del santuario sono state già distaccate e portate nella Pinacoteca civica diocesana della città per garantirne la conservazione. Ora, ad essere trasferito dalla piccola chiesa sarà un altro affresco, raffigurante figure femminili “reggistemma” e attribuito a un pittore umbro ignoto del XVI secolo. L’opera andrà ad aggiungersi ad un’altra “gemella”, già presente nel museo spellano.
“L’assessorato alla cultura e tutta l’amministrazione comunale hanno accolto con entusiasmo la volontà della famiglia Marchionni, storicamente legata alla nostra città, di contribuire alla realizzazione di quest’iniziativa” ha affermato il sindaco Moreno Landrini.
Ad intervenire anche l’assessore alla cultura David Pieroni che, nell’annunciare la notizia nel corso dell’ultimo consiglio comunale, ha espresso soddisfazione per un evento che rappresenta, “un chiaro indirizzo dell’amministrazione comunale e un’attenzione profonda verso il patrimonio culturale della città. Quando un’opera d’arte torna ad essere collegata alla sua storia, al suo territorio si avverte una certa emozione e al tempo stesso si ha la consapevolezza di operare nella giusta direzione. Iniziative come questa valorizzano inoltre la nostra Pinacoteca, scrigno di meraviglie aperto a tutte le cittadine, i cittadini ed ai numerosi visitatori che arrivano nella nostra splendida città. Per celebrare questo evento – ha proseguito – abbiamo deciso di organizzare un incontro di divulgazione e approfondimento sulla storia della chiesa di Santa Maria in Paterno e dei suoi affreschi, per rinnovare quel legame profondo tra arte e territorio che costituisce un elemento essenziale della nostra identità. E le buone notizie – conclude – non finiscono qui: per Pasqua, infatti, avremo altre sorprese tutte da svelare.”