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Morte suor Giulia, il cordoglio del sindaco di Bevagna: “Ha lasciato un’orma concreta”

Pubblicato il 27 Giugno 2023 08:46

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Si è spenta, nel pomeriggio di sabato 24 giugno, madre Giulia Romandini, superiora generale delle Oblate Sacra Famiglia. Il funerale si è svolto nella giornata di lunedì 25 giugno nella parrocchia del Santissimo Crocifisso di via Bravetta, a Roma. Suor Giulia è stata, per molti anni, un punto di riferimento per la formazione dei giovani di Bevagna ed era molto conosciuta in città per il suo servizio svolto sempre con grande fede e amore. Il sindaco di Bevagna, Annarita Falsacappa, ha voluto esprimere il cordoglio di tutta la comunità cittadina, ricordando inoltre il suo impegno in favore del prossimo. Lo stesso sindaco ha partecipato alle esequie di lunedì mattina. 

SUOR GIULIA E BEVAGNA – Suor Giulia ha accolto intere generazioni prima nell’asilo nido, quindi nella scuola d’infanzia, aiutando numerose famiglie. Ha gestito anche la scuola dell’infanzia di Cantalupo, rispondendo alle esigenze dell’intera comunità bevanate. Per molti anni ha diretto il collegio delle Oblate e ha preparato i nostri bambini a ricevere i sacramenti. Oltre a quest’opera di vicinanza alla comunità bevanate, il suo ruolo a Roma, dove le Oblate della Sacra Famiglia dirigono la scuola dell’infanzia fino alle scuole superiori, è anche di vicinanza ai senzatetto e molte volte gli scout bevanati vi sono andati a fare servizio. “Sicuramente Bevagna – dice il sindaco Falsacappa – ha perso una persona che è stata molto legata al nostro paese e che ci ha insegnato a pensare agli altri con generosità”.

IL RICORDO DEL SINDACO – Nel suo ricordo durante le esequie, il sindaco di Bevagna ha portato il cordoglio dell’intera città: “Ho frequentato l’asilo delle mammine come tantissimi altri bambini – ha ricordato il sindaco Falsacappa nel suo intervento – mi sento in dovere di ringraziare suor Giulia per tutto quello che ha fatto per il territorio bevanate. L’asilo nido poi scuola dell’infanzia delle Oblate della Sacra Famiglia è attivo da oltre 60 anni nella nostra città, è stata la prima struttura che ha accolto i bambini, tutti, anche di famiglie in difficoltà, di donne che dovevano coniugare la famiglia con il lavoro e non avevano nessun supporto, neanche da parte dello stato. Molte famiglie non riuscivano a pagare la retta, che per molti anni neanche era stata prevista, ma Suor Giulietta ha sempre permesso a tutti i bambini di frequentare la struttura, di mangiare e di essere accolti con benevolenza. Suor Giulia è ricordata in tutto il territorio di Bevagna, avendo gestito, oltre l’asilo nido di Bevagna, anche quello di Cantalupo e tutti i bevanati hanno un forte senso di riconoscenza nei suoi confronti per aver aperto le braccia a tutti. Suor Giulia ha gestito per molti anni anche il Collegio, frequentato da bambini che vivevano in condizioni disagiate. A tutti loro è stato permesso di avere un tetto e una istruzione. Inoltre molte sono le insegnanti di Bevagna e non solo, che hanno iniziato lavorando presso la scuola delle mammine e oggi, grazie al punteggio ottenuto, hanno un posto di lavoro nelle strutture scolastiche pubbliche. La comunità di Bevagna la ricorda, quando preparava i bambini all’assunzione dei sacramenti, quando li disponeva in fila ordinata nel chiostro di San Domenico, quando i suoi piccoli alunni partecipavano alle processioni e molti di loro erano vestiti da angioletto. La ricorda quando preparava per il voto le Marie la sera del venerdì santo e quando, con caparbietà, scontrandosi con i suoi anni, partecipava in prima persona alla processione. Ricordo a tale riguardo una delle sue ultime presenze alla processione del venerdì santo. Ero già Sindaco e abbiamo partecipato insieme alla processione. Ad un certo punto, sia per la sua difficoltà a camminare a causa del dolore alle ginocchia sia perché mi faceva piacere, mi sono avvicinata a lei contro ogni protocollo e abbiamo proseguito insieme a braccetto per le vie del paese e di questo sono stata e sono molto contenta. Ricordo le ultime recite in teatro con i suoi bambini. Mi lasciava il posto vicino a lei ed era sempre molto orgogliosa del lavoro svolto dalle maestre e della vitalità dei bambini. Conservo i suoi inviti alle recite, i suoi ringraziamenti e l’idea di lei come di una donna forte, determinata soprattutto a fare il possibile per i più poveri e per i bisognosi. I cittadini di Bevagna, sollecitati da Suor Giulia, molte volte hanno organizzato raccolte per aiutare il centro delle Oblate della Sacra Famiglia di Roma e spesso gli Scout di Bevagna hanno fatto servizio presso la mensa dei poveri a Roma. Per noi anche questo impegno di Suor Giulia, di Suor Cinzia, Carla, e delle altre suore è sempre stato motivo di orgoglio, perché queste suore così attive e propense ad aiutare i poveri per tanti anni hanno avuto a cuore Bevagna, la sua gente, hanno avuto un’attenzione particolare per la nostra comunità. Per Bevagna quella delle Oblate della Sacra Famiglia è ormai una istituzione, fa parte della nostra storia, è una storia bella che sa di generosità, di altruismo, di solidarietà, di aiuto silenzioso, non manifestato apertamente ma vero e toccante. Suor Giulietta fa parte della storia di Bevagna e della sua gente e di lei come di Suor Cinzia e delle Suore delle Oblate della Sacra Famiglia abbiamo un ottimo ricordo a dimostrazione del ruolo che hanno avuto per l’intera comunità di Bevagna. Di certo Bevagna non dimenticherà Suor Giulietta e la mia presenza qui oggi rappresenta il tributo che tutto il mio paese vuole dare a Suor Giulia, una donna energica, instancabile, che ha lasciato un’orma concreta nella nostra comunità”.

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